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Comunicati Stampa

24 marzo 2010

Daniele Nardi ha incontrato gli amministratori dei territori montani

Positivo e proficuo: questo in sintesi l'esito dell'incontro che si è svolto lunedì pomeriggio presso la sala del comune di Cervasca tra il candidato alle elezioni regionali in forza all'Udc Daniele Nardi e molti amministratori di montagna. Ospiti anche l'onorevole Teresio Delfino e il presidente Giuseppe Laratore. Nessuna propaganda elettorale da parte di Nardi, solo la volontà di mettersi al servizio di un territorio, la montagna, che lui conosce bene, sia perché ci è nato sia perché da anni è in consiglio comunale nella Comunità Montana Valle Stura. Ai presidenti di Comunità presenti, Ugo Boccacci per le Alpi del Mare, Roberto Colombero per Valli Maira e Grana e Pierpaolo Varrone (Valle Stura), a Livio Quaranta, presidente di Acda ed ex presidente della Comunità Valle Stura, ai sindaci di Cervasca, Brossasco, Paesana, Vernante, Bernezzo, Vignolo, Dronero, Sampeyre e di Melle ha detto: “Sono qui per sentire voi, che la montagna la vivete e ne affrontate i problemi, giorno dopo giorno. Voglio che questa serata si chiuda con un programma e delle proposte da presentare al prossimo governo regionale, sia che vinceremo sia che andremo all'opposizione”.

Teresio Delfino ha ringraziato Nardi per l'invito e per l'occasione di incontrare così tanti rappresentanti delle Terre Alte e ha promesso il suo impegno, anche in Parlamento, su riforme e ricostituzione del fondo per la montagna. L'onorevole ha ribadito la sua ferma convinzione sull'utilità delle Comunità Montane, concetto ribadito anche da Giuseppe Laratore, in quanto enti necessari per l'organizzazione delle aree artigiane e agricole, che sono i motori economici indispensabili per la sopravvivenza della montagna stessa e su cui, quindi, è necessario investire.

Nei loro interventi Ugo Boccaci ha fatto riferimento ai vuoti legislativi, alla legge 97 del '94 che di fatto non è mai stata applicata; Livio Quaranta ha invece sottolineato come in questo momento sia in atto un vero e proprio attacco frontale non solo alla montagna, ma a tutto ciò che è periferico, così come sotto attacco è il concetto di 'bene comune', con un chiaro riferimento a quanto sta accadendo sull'acqua. “Chiedo ai futuri governatori della Regione di affrontare questo tema in modo molto serio: il bene comune va gestito con molta attenzione ma deve essere sottratto al reddito” - ha dichiarato, concludendo con l'invito agli amministratori delle zone di montagna di tornare a fare politica nel loro territorio e di ascoltare le persone che lo vivono. Roberto Colombero ha lanciato alcune provocazioni, come la presenza dei lupi vicino alle abitazioni e le enormi spese che devono affrontare le Comunità Montane per gestire un territorio ampio e difficile. Inoltre, ha chiesto ai politici di farsi portavoce di una richiesta ferma: “Lasciateci valorizzare le nostre risorse: solo così la montagna potrà diventare da problema a opportunità, da opportunità risorsa e da risorsa mercato”. Pierpaolo Varrone ha voluto polemizzare sul fatto che le Comunità sono riconosciute come Enti ma poi, di fatto, non hanno potere decisionale. Ha poi voluto evidenziare il problema della viabilità, soprattutto per quanto riguarda la Valle Stura, sede di un valico internazionale. Arnoldo Giavelli, vice di Pierpaolo Varrone in Comunità Valle Stura, ha poi parlato dei problemi degli impianti sciistici mentre altri sindaci hanno evidenziato la necessità di collaborazione tra le vallate. Ha inoltre aggiunto: "Auspichiamo che gli indirizzi politici e le scelte vengono poi realmente attuate dai funzionari, cosa che spesso non succede". Anche il sindaco di Paesana, Mario Anselmo, che non ha voluto mancare, ha evidenziato la carenza infrastrutturale della valli, con strade che sono così da 50 anni. Aldo Serale, sindaco di Cervasca e pertanto padrone di casa, ha auspicato una maggiore collaborazione tra le valli e le comunità e ha invitato a dare il voto ai candidati del territorio per fare il bene della montagna.

Daniele Nardi e Teresio Delfino hanno preso appunti. E un impegno concreto davanti ad oltre 25 amministratori: quello di essere tramite delle loro istanze presso il futuro Governo regionale e di impegnarsi per far tornare le periferie protagoniste del loro futuro, con poteri decisionali reali.

In foto, Daniele Nardi e alcuni momenti del confronto